Graffiti sul lungolago: il mistero di “1Shot”:

E’ da una settimana circa che – sul lungolago di Sarnico – sono comparsi dei graffiti; ve ne sono di diverse specie, alcuni recanti “Ennkey”, uno che parrebbe “Light” (o qualcosa del genere) ed il già citato “1 Shot”.


Dico “qualcosa del genere” perché non è facile decifrare appieno queste scritte (trovo più comprensibili i graffiti presenti in Val Camonica, sinceramente).


Al di là di tutto, comunque, è brutto vedere come certa gente non abbia il minimo rispetto della “res publica”, trovando più simpatico riempire di scritte uno dei posti più curati del lago d’Iseo anziché goderne semplicemente le bellezze che lo circondano.



Ma come recita il detto, “la mamma dei cretini è sempre incinta”…

Milan- Bologna: Ibra-show regala i primi 3 punti ai Diavoli:

Il Milan conquista i primi 3 punti nella sfida serale giocata a San Siro contro il Bologna: i primi 20’ di gioco vedono un ritmo sostenuto da entrambe le squadre: all’11’ Calabria passa ad Ibra, che – grazie ad un bellissimo gioco di tacco – riesce a liberarsi di Tomyasu, creandosi un varco per il tiro: palla fuori, ma – al momento – miglior azione della partita. 


I rossoneri ci riprovano con Gabbia al 25’, ma la conclusione è parata da Skorupski. Tre minuti dopo ci prova Bennacer, che cerca di capitalizzare un buon passaggio da parte di Ibra, ma la palla finisce fuori.


Al 35’ arriva il primo gol del Milan: Hernández calcia nell’area avversaria, dove il ragazzo di Malmö - con uno stacco di testa imperioso - supera in altezza Domínguez e trova il primo gol in stagione. Le squadre vanno negli spogliatoi con il Milan in vantaggio, dopo un tentativo di Çalhanoğlu terminato fuori.


La ripresa vede ancora i Diavoli pericolosi, con il numero 9 rossonero che ci riprova; al 50’ Bennacer viene atterrato da Orsolini ai limiti dell’area di rigore: il tiro dagli 11 metri viene confermato dall’arbitro dopo consultazione al VAR. Ibrahimovic va sul dischetto ed infila la palla nel sette sopra sopra Skorupski: 2-0 per il Milan.



Il Bologna appare spento, dopo un buon primo tempo; si rivede verso il finale – con Olsen prima, e Santander poi – che non impensieriscono tuttavia Donnarumma.

 

Il triplice fischio sancisce la prima vittoria del Milan, grazie ad una splendida partita del solito Ibra.

Il 3-5-2 di Pirlo si dimostra vincente: l’avventura dell’ex centrocampista alla Juve comincia nel migliore dei modi:

Ottimo esordio per Andrea Pirlo al suo debutto come allenatore della Vecchia Signora.


La Juventus parte subito all’attacco, e cerca subito il gol prima con Danilo e successivamente con Ronaldo; al 13’ del primo tempo, Kulusevski sfrutta un rimpallo favorevole, e con un gran tapin infila la palla nell’angolo a sinistra della porta difesa da Audero. Primo gol bianconero e Sampdoria costretta a chiudersi in difesa.


Nonostante altri due tentativi (Ronaldo prima – che becca la traversa – e Ramsey poi) le squadre vanno negli spogliatoi con il risultato fisso sull’1-0.


La ripresa vede la Sampdoria più ordinata, in grado di gestire il possesso palla, tanto che – al 58’ – Thorsby ha una buona occasione per pareggiare, ma viene ostacolato da un buon Ramsey.

Ronaldo ci riprova, ma deve rimandare il suo appuntamento col gol.


Al 77’ – su sviluppo di un corner battuto da Kulusevski –McKennie tenta di insaccare, ma colpisce Bereszynski, che svirgola: la palla torna sui piedi di Bonucci, che questa volta conclude in rete: 2-0 per la Juve.


I blucerchiati cercano di reagire subito, e pochi minuti dopo potrebbero capitalizzare grazie ad un errore di Bonucci, ma Szcyesny si fa trovare pronto.


A due minuti dal termine Ronaldo trova finalmente il suo primo gol in questa stagione: dopo un bel passaggio di Ramsey, piazza il pallone sul palo più lontano, segnando il definitivo 3-0. 

La Regione Lombardia riconosce l’Upbg (Unione Pescatori Bergamaschi) al pari della Fipsas:

La tutela del patrimonio ambientale (e del relativo patrimonio ittico) è alla base dell’Upbg.


“A seguito della Legge regionale n. 18 del 19 gennaio 2018, la Regione ha avocato a sé i poteri e la gestione delle acque” spiega l’Ing. Giuseppe Calissi “con il risultato che – negli ultimi 3 anni, a causa soprattutto della ristrutturazione pesante dovuta ad un taglio dei dipendenti – nulla è stato fatto. Poiché – quindi – la volontà stessa di Palazzo Pirelli è quella di dare in gestione le acque pubbliche ad associazioni di pescatori, abbiamo dato vita -circa 3 anni fa – all’Unione Pescatori Bergamaschi.”


L’ultimo passo era – quindi – quello di ottenere la qualifica: come prevede il Regolamento, infatti, per ottenerla bisogna innanzitutto collaborare con le Comunità montane, gli Enti parco e le Associazioni ambientaliste; inoltre – sul fronte dei numeri – si devono raggiungere i 4.000 iscritti in Regione Lombardia, oppure 2.000 iscritti, di cui almeno 200 su 6 province: “E’ stata dura, ma siamo riusciti a raggiungere questi obiettivi a novembre 2019. In tempi rapidissimi, poi, abbiamo presentato la domanda alla Regione, ottenendo la qualifica circa 3 settimane dopo (alla vigilia di S. Lucia). La nostra idea di gestione della pesca è incentrata sul fatto di tutelare il patrimonio ambientale tout court (ad esempio, riducendo le catture annue del singolo pescatore, o andando ad istituire dei tratti di bandita sul fiume in cui è vietato pescare. Magari a rotazione, quindi bandendo una zona per 3 anni, in modo che - nel frattempo - il pesce possa riprodursi e ripopolare le acque, od ancora istituendo delle zone particolari (come le “no kill”, ovvero zone nelle quali il divertimento consiste nel prendere il pesce per poi liberarlo nuovamente, dandogli la possibilità di riprodursi).”


Ma l’Upbg punta anche a tutelare lo stock ittico (potremmo definirlo il “capitale”), facendo crescere solo l’interesse, in modo che – poi – si andrebbe a prelevare solo quest’ultimo: in questo modo, il bacino continuerebbe a proliferare, e le varie specie verrebbero salvaguardate.

 

Fino ad ora, Regione Lombardia incassava 23€ per ogni licenza (ma non venivano girati alla pesca, con il risultato che nulla è stato fatto): “Ora (dopo aver svolto degli studi di proiezione sul costo dei bacini) risulta che (per poter sostenere tutte queste spese, dovute a sorveglianza, riproduzione, immissione, cura, richieste di permessi e quant’altro) abbiamo calcolato che il costo potrebbe aggirarsi tra i 100€ ed i 120€ l’anno, ovvero una cifra comunque contenuta, se si considera il fatto che – una volta tesserati – si può andare a pescare in ben 7 bacini (ovvero il Serio, il Brembo, l’Oglio, Valcamonica, Valsabbia, il Garda ed il Lago d’Iseo). Inoltre, abbiamo già presentato ben 4 progetti (3 interamente dell’Upbg ed uno condiviso con Upbs, ovvero i “cugini” bresciani) che ci permetteranno non solo di tutelare, ma anche di migliorare il patrimonio ambientale ed ittico della zona.”


Ecco quindi (in dettaglio) i 4 progetti: il primo riguarda l’utilizzo consapevole dell’elettrostorditore, per fare in modo di non arrecare danni al pescato; il secondo è relativo ad un corso per le guardie volontarie (con conseguente costo per uniformi e quant’altro); il terzo riguarda le scuole, ovvero il sensibilizzare le scolaresche (dalle medie in su) portando gli studenti a conoscenza dell’esistenza di certi ambienti, insegnar loro come rispettare ciò che ci circonda, ecc.; infine, è previsto l’aggiornamento del sito internet (http://www.upbg.it/) e la realizzazione di opuscoli divulgativi, mediante i quali chi vorrà si potrà avvicinare a questo mondo fatto di persone fantastiche che – oltre a coltivare la loro passione – desiderano preservare al meglio l’ambiente per far sì che anche le generazioni future possano goderne.


“Inoltre” continua Calissi “aver ottenuto l’autorizzazione non significa avere i soldi (come si potrebbe pensare) poiché – solo dopo aver investito in questi progetti, averli rendicontanti e successivamente spediti – ci potrà essere un rimborso pari al 90%, con il residuo 10% - quindi – a carico nostro. L’importo preventivato, quindi, è ben poca cosa, soprattutto considerando il fatto che la Fipsas (altra associazione al pari di Upbg, Upbs, ecc.) ha deciso di proseguire per conto suo; inoltre, noi diamo la possibilità al singolo pescatore di scegliere l’Associazione che preferisce.”


Non so voi, ma – al termine dell’intervista posta a Calissi – mi è venuta voglia di andare a pescare.

Complimenti, quindi, al “Fishing club” di Sarnico, all’Upbg, all’Upbs ed alle altre Associazioni che – oltre alla passione – mettono anche tanto impegno ed un occhio di riguardo alla natura.

Lorenzo Bellini: “Il nostro lavoro per rendere il lido un posto sempre più accogliente sta dando i suoi frutti”:

“L’estate sta finendo”, cantavano i Righeira (anche se – viste le temperature anomale di questi giorni – sembra sia appena cominciata).


Si può quindi fare un primo bilancio sull’estate vissuta a Sarnico, usufruendo dei suoi bellissimi lidi, primo tra tutti il “Nettuno”.


Aperto da metà giugno, al 31 agosto ha registrato 15.000 persone paganti e 5.000 entrate gratuite: “Siamo contenti di come sia andata, considerando soprattutto il fatto che quest’anno erano chiusi sia i campi da gioco che la passerella” conferma Lorenzo Bellini, Assessore al Turismo e Governo del Territorio.


Stando ai Dpcm emanati dal Governo in merito, infatti “al termine di ogni azione – e qui mi riferisco alla pallavolo - la palla va igienizzata” conferma Bellini.

Difficile, quindi, pensare di poter aprire i campi, a meno che non si “sacrifichi” un panchinaro per fare ciò.

Senza contare poi il registro da tenere sul quale vanno segnati tutti i nominativi con relative temperature (e poi archiviati per 14 giorni, ovvero il tempo di incubazione).


Stesso discorso dicasi per la passerella, sulla quale vi sarebbe stato il rischio di creare assembramento sul punto finale (ovvero, quello dedicato ai tuffi).


Molto meglio rimandare, quindi, all’anno prossimo: “Abbiamo sempre seguito alla lettera tutti i regolamenti emanati dal Governo e da Fontana, al fine di assicurare che la popolazione potesse restare al sicuro” dice Bellini “ecco perché abbiamo preferito rimandare all’anno prossimo, possibilmente mantenendo gli ingressi contingentati.”


Se quest’anno hanno potuto contare sull’aiuto della Pro loco, infatti “Che desidero ringraziare per l’ottimo lavoro svolto”, c’è da tener conto che nel 2021 dovrebbero – almeno, si spera – ripartire tutti gli spettacoli; calcolando che nell’Associazione lavorano 10 persone (oltre ai numerosi volontari che ogni anno danno una mano) non sarà quindi facile gestire il tutto: “Speriamo di farcela, anche perché mantenere le entrate al di sotto delle 1.800 unità, ci permetterebbe di offrire più servizi ai turisti, facendo in modo che si possano veramente godere il lido. Inoltre, contiamo di installare – vicino alla passerella – un parco giochi acquatico, composto di uno scivolo che pensiamo piacerà a tutti.”

Rete paramassi, parco Paroletti ed altre opere: il punto a Sarnico: 

Tutto pronto per il via libera al progetto relativo alla messa in sicurezza del paese: una volta ricevuto l’ok definitivo dalla Giunta, verrà spedito il tutto all’Utr di Regione Lombardia, alla Sovrintendenza ed alla Comunità Montana per i pareri relativi alle parti idrogeologiche, boschive e paesaggistiche.


Come già detto, il lavoro si farà in 2 step: così (una volta ultimato il primo lotto, a fine maggio 2021) si procederà ad avviare tutta la parte burocratica relativa al secondo (ed ultimo) lotto, che vedrà completarsi i lavori a giugno 2022.


Anche il tredicesimo parco di Sarnico è quasi ultimato: a fine settembre, i lavori del “Paroletti” potranno dirsi conclusi, con successiva inaugurazione verso la metà di ottobre.


Mancano ormai solo gli ultimi ritocchi, ovvero le parti in legno, ed i tetti dei gazebi, mentre il verde è già stato piantato.


Infine, un argomento che in questi giorni tiene banco, ovvero la questione delle alghe.


Come conferma Lorenzo Bellini (Assessore al Turismo e Governo del Territorio) “ciò non è di competenza comunale, ma dell’Autorità di Bacino. L’unico battello preposto per la rimozione è presente 4 giorni alla settimana a Sarnico, e ciò anche grazie all’interesse di Alessandro Bellini (presidente dell’Mpl – Manutenzione Promozione Laghi d’Iseo, d’Endine e Moro -); bisogna inoltre tener presente che – essendo considerati rifiuti speciali – dobbiamo tenerle ad essiccare, per far perdere loro il volume di acqua (permettendoci quindi di pagare di meno, con un evidente risparmio per la collettività).

Cosa che pochi sanno, infatti, è che – nel mondo dei rifiuti speciali – vige la regola “più pesa, più paghi”.


Come sempre, quindi, si lavora alacremente al Comune di Sarnico, al fine di rendere il paese sempre più bello e pulito.

Un primo bilancio dall’apertura delle scuole: a Sarnico tutto è filato liscio: 

I primi giorni di scuola – si sa – di solito non piacciono molto agli studenti: quest’anno però è diverso.

Dopo aver passato tanti mesi lontano dalla scuola, dai maestri e dai loro amichetti, ora i bambini hanno voglia di tornare sui tanto (ex) odiati banchi.

E meglio ancora se tutto ciò avviene nella più completa sicurezza, come a Sarnico.


In questi mesi tutti – dall’Amministrazione comunale, ai dirigenti scolastici, ai docenti, all’interno personale – si sono dati un gran daffare, per regalare ai piccoli il tanto sognato giorno: all’”Istituto comprensivo Donadoni” (che conta 520 alunni circa) sono così stati predisposti 3 ingressi separati (uno in via Cortivo, uno in via Nikolajewka ed il terzo in via Faccanoni): la campanella suona per tutti alle 8:25, con uscita alle 12:30.


Il servizio di pre scuola è stato confermato, alle ore 7:30 ed alle ore 7:45 (in modo che gli educatori possano accompagnare all’interno del plesso i piccoli).


Il comprensibile smarrimento dei primi giorni – dovuto al fatto di entrare nella routine dei nuovi regolamenti – è stato superato ben presto dalle famiglie, anche grazie al valido supporto della Protezione civile: “Grazie a loro, l’ingresso in questi primi giorni è stato più agevole” conferma Paola Plebani, vice sindaco e assessore alla Famiglia e all'Istruzione “inoltre, vorrei ringraziare la Polizia locale, che ha garantito la viabilità del traffico predisponendo delle zone di sosta” continua.


Con lo spostamento di alcune transenne, è stato infatti possibile ricavare delle corsie di sosta (capaci di contenere 2-3 auto in fila) grazie alle quali i genitori possono far scendere i figli e ripartire in pochi minuti, senza rallentare la circolazione ed in completa sicurezza.


Ai primi di ottobre sarà poi attivo anche il servizio mensa: “Per il momento abbiamo deciso di lasciarlo in stand-by; stiamo ultimando – di concerto con la scuola – tutti i dettagli relativi agli ingressi ed ai turni; penso sia meglio aspettare qualche giorno in più, ma avere la certezza di fare tutto al meglio per i nostri piccoli” conferma la Plebani.


Quel che è certo che tutti si sono spesi tantissimo affinché non vi fossero problemi di sorta: e ciò è confermato dalle tante parole di elogio che si possono sentire in giro per il paese, a cui – ovviamente – ci uniamo anche noi.



Buona scuola a tutti!

Il test salivare ultrarapido di un’azienda del lecchese. Il Ministero: “Troppo presto per dire se ciò possa sostituire l’attuale test molecolare”

Il test che (nell’arco di 3 minuti) permette di sapere se si è positivi (o meno) al Coronavirus.

E’ ormai sulla bocca di tutti (mi permetterete il gioco di parole) il “Daily Tampon”, prodotto da un’azienda di Mercate (in provincia di Lecco), in collaborazione con l’Università del Sannio.


Tuttavia, il Ministero della Salute non ha ancora (al momento in cui scrivo l’articolo) dato l’ok per far partire la produzione e la successiva distribuzione: questo perché (come spiegato da Eleonora Lalle, dirigente del laboratorio di Virologia dello “Spallanzani” di Roma) “rispetto al test molecolare nel quale si prelevano secrezioni dal naso e dalla faringe (tuttora in fase di sperimentazione negli aeroporti), in questo tipo di test vi è il rischio che (se il campione non viene conservato secondo regole ben precise) i risultati possano essere falsati a causa della deteriorazione del virus da parte del ph acido della saliva.”


Il funzionamento è piuttosto semplice: dopo aver prelevato un campione di saliva con l’ausilio di un cotton-fioc, lo stesso viene adagiato su un tampone; dopo averlo messo a contatto con 3 reagenti, il tampone (nel giro di pochi minuti) darà il risultato: 1 striscia se negativo, 2 se si è positivi.


Pur essendo più rapido e meno invasivo rispetto al test molecolare, quindi, andranno fatti ulteriori studi per verificare l’effettiva valenza di questo metodo.


Ecco, quindi, il più che plausibile stand-by del Ministero: fino a quando non si sarà certi dell’effettiva validità dello stesso, non si potrà parlare né di produzione né tantomeno di messa in commercio. 

I negazionisti a Roma: “No, vi sbagliate… non c’è stato nessun convegno”:

“Non sto scrivendo questo articolo”: questo è quello che direi se fossi – per sfiga – in un convegno di negazionisti.


Come pubblicato anche da una vignetta del New Yorker, il convegno si apre con il relatore che chiede “Ci siamo tutti?”, e dal pubblico la risposta (unanime) è: “No!”.


Alla stregua dei terra piattisti (ma almeno loro non negano che la Terra esista), questi strani esseri si sono riuniti a Roma Domenica 6 settembre (ma non chiedeteglielo, altrimenti negheranno): al grido di “non c’è n’è Coviddi”, “Gates vuole venderci il vaccino!”, “Lo fanno per iniettarci un microchip che attiva il 5G” (beh, quest’ultima non sarebbe male, potrei vedere le partite in streaming sul mio braccio…), questi esseri curiosi (così li definirebbe Piero Angela) si sono ammassati tutti senza mascherina.


Ah, il corteo si teneva in Piazza “Bocca della verità” (già questo è un controsenso): comunque, fa specie pensare che il Sistema Sanitario Nazionale debba curare anche loro, nel caso succedesse qualcosa (infatti, manco a dirlo, ad un certo punto hanno dovuto bloccare la manifestazione perché qualcuno si era sentito male, arrivando a chiedere se vi fosse un medico in giro).


Posto il fatto che – se lì in mezzo si fosse trovato qualche medico – sarebbe stato quantomeno curioso, io prenderei i nomi (mediante le immagini) di tutti i partecipanti, giusto per vietar loro l’ingresso agli ospedali, dopo tutto il fango che han lanciato contro i medici ed agli infermieri.


Senza contare che non hanno dimostrato il minimo tatto verso tutte quelle persone – purtroppo tante, specie nella bergamasca – che si sono visti strappar via un loro caro da questo maledetto virus.  

Il sogno italiano: una ditta di un solo dipendente si aggiudica un appalto da 45 milioni di euro:

Procediamo con ordine: il 20 luglio (alle ore 19:05) il Commissario straordinario Domenico Arcuri indiva – di fatto - la “Gara in procedura aperta semplificata e di massima urgenza per l’acquisizione e la distribuzione di banchi scolastici e sedute attrezzate sull’intero territorio nazionale”: poco più di un mese dopo (siamo al 26 agosto) la stessa viene aggiudicata alla “Nexus Made S.r.l.” (con sede in Roma), piccola società con 4.000€ di capitale sociale ed 1 solo dipendente (allegate potete vedere le foto della visura camerale; fonte: https://twitter.com/Willi_Shake_01/status/1302935090528387077/photo/1).


Come si può leggere, questa ditta – costituita nel 2016 – ha come attività prevalente “Allestimenti di stand fieristici in legno e ferro”: ora, la domanda sorge spontanea: è vero che – dopo le sparate della Azzolina – la Pubblica Istruzione somiglia sempre di più ad una fiera (se non ad un circo), ma qui sfioriamo il ridicolo.


Senza contare che – gli stessi banchi si possono trovare facilmente anche su Amazon e Ikea (ma anche da molti altri distributori, fate una prova digitando “banchi monoposto” su Google e vedrete; aggiornamento: nelle ultime ore, ho provato a fare la stessa ricerca e i risultati sono quasi tutti spariti, forse per evitare figure ancora più grosse a questo Governo).


Ovvio, quindi, che la compravendita di questi 180.000 banchi pagati circa 247€ l’uno abbia incontrato lo sdegno non solo di Salvini, ma anche di molti altri parlamentari (ogni tanto, riescono ad essere d’accordo su qualcosa anche loro).


Viene da pensare quindi (come detto anche da Lucio Malan, Vicecapogruppo di Forza Italia al Senato) che tale ditta acquisti banchi dalla Cina per poi rivenderli allo Stato italiano.

L’Asilo Faccanoni di Sarnico riapre. Il Presidente Bettera: “Grazie a chi ci sostiene, al fine di poter dare un futuro migliore ai nostri figli”:

E’ stato riaperto da poco (1 settembre) l’Asilo Faccanoni a Sarnico.


Ente senza scopo di lucro, la cui fondazione risale al 1907, è l’unico nel paese.


Quest’anno – così come per tutti – è stata particolarmente dura.

 

Ce lo conferma Giuseppe Bettera (classe 1953, nativo e tuttora residente a Sarnico) che – dal 24 luglio 2019 – ricopre la carica di Presidente: “Grazie ai contributi erogati dallo Stato e dalla Regione Lombardia, siamo in grado di coprire il 15% del bilancio, pari a 650.000€ per l’A.S. 2018/2019. Il restante 85% viene coperto dalle rette, dal Comune di Sarnico e dalle donazioni che riceviamo (purtroppo poche).”

 

I costi fissi sono parecchio alti, ecco perché “desidero ringraziare particolarmente sia il Signor Gigi Galizzi (che da sempre ci sostiene) che l’Amministrazione comunale (in prima persona il sindaco Bertazzoli) per averci aiutato, essendosi fatti carico del passivo di bilancio 2019/2020 (pari a 33.000€).”

 

Bisogna considerare – inoltre – che nel trimestre aprile-giugno (a cui si aggiunge luglio, per quanto concerne il nido) le famiglie non hanno pagato rette, mentre quelle relative al mese di marzo (che erano state riscosse in anticipo) sono state restituite per l’80% di quanto versato.


La Cassa Integrazione di cui hanno potuto godere i dipendenti fino a luglio, però, è ben poca cosa rispetto ai costi che – come dicevamo prima – l’Asilo deve sostenere annualmente: “Ecco perché desidero ringraziare ancora una volta il sindaco Bertazzoli e l’Assessore alla Famiglia ed Istruzione Paola Plebani, promotori degli aiuti, senza i quali sarebbe stato per noi difficoltoso contenere i costi, alla luce anche dei pagamenti a 60gg. f.m. che – nel frattempo – sono maturati. Grazie a ciò, abbiamo potuto contenere il passivo.”

 

Come potete leggere in un mio altro articolo su questo numero, per la stagione scolastica appena partita, l’Asilo di Sarnico conta 6 sezioni (ovvero, 5 di 22 bambini ed una di 18); ogni utente (quindi, compresi gli insegnanti) ha quasi 3 metri quadrati a disposizione. Una piccola curiosità, è che le 3 sezioni nelle quali sono stati divisi i bambini riprendono i colori della nostra bandiera: così, avremo il gruppo “bianco” (cavallucci marini e meduse), il gruppo “rosso” (stelle marine e delfini) ed il gruppo “verde” (pesciolini e polipi).

 

Ogni 2 sezioni vi saranno 3 insegnanti, al fine di gestire al meglio i piccoli.


Anche sul campo della sanificazione, tutto è stato fatto ad hoc: “Tutto l’Asilo è stato sanificato il 27 agosto. Le sanificazioni saranno effettuate una volta al mese (o più, se dovesse servire); inoltre, sono predisposti tutti i protocolli previsti dalle norme anticovid19” continua Bettera.

 

Avendo meno utenti rispetto agli scorsi anni (ed un costo superiore di servizi, basti pensare alle sanificazioni, giocoforza il preventivo per l.A.S. 2020/2021 sarà in passivo di 100.000€.

 

“Grazie comunque a tutti, perché da soli non possiamo farcela. Grazie soprattutto perché tenete ai nostri bimbi, tesoro di ogni famiglia e rappresentanti del nostro futuro: grazie anche da parte loro, perché è bello sapere che sei nei pensieri di qualcuno” chiosa Bettera.

 

Complimenti (quindi) al Presidente Bettera, al signor Galizzi, all’Amministrazione comunale ed a tutti gli Enti e le persone che da sempre sostengono il nostro asilo, nella speranza che – chissà – possano aumentare un giorno anche le donazioni: consideriamole un investimento in un futuro migliore.

Il successo dello Sbarazzo nell’epoca post-Covid: 

Durante il primo weekend di settembre si è tenuto a Sarnico lo Sbarazzo, la celebre manifestazione organizzata dalla Sarnicom.


Un outlet a cielo aperto da Venerdì 4 settembre a Domenica 6 settembre, che ha visto protagonisti circa 40 commercianti.

Ne ho parlato con Luigi Arcangeli, Presidente della Sarnicom al secondo mandato: “E’ bello vedere come lo Sbarazzo registri un numero sempre più crescente di adesioni: ne contiamo circa il 10% in più ogni anno. Ormai è la gente che ci chiede le date, e questo ci fa piacere, soprattutto in un periodo come questo.”


“Anche se può sembrare una domanda scontata, com’è è stata la ripartenza qua a Sarnico?”


“Devo dire che – rispetto alle città d’arte, che vivono principalmente di turismo – per i paesi come il nostro è stato un po’ più facile, poiché ogni weekend contiamo un gran numero di visitatori. Mi sento quindi di dire che abbiamo sofferto meno rispetto ad altre realtà più grandi.”


Pur esistendo da quasi 60 anni, è solamente negli ultimi 15 che Sarnicom ha cominciato a promuovere il territorio per richiamare sempre più gente, organizzando eventi ormai consolidatisi col tempo (come la pista di pattinaggio, attiva da metà Novembre a metà Gennaio).

“Certo, l’ideale” continua Arcangeli “sarebbe unirsi a tutti gli altri paesi del lago mettendo in campo risorse per promuovere il lago d’Iseo anche all’estero.”


Se si potesse realizzare questo “G16 commerciale”, senza dubbio si potrebbero mettere in campo attività congiunte che – ne sono convinto – porterebbero sul nostro Sebino un numero sempre più crescente di visitatori.



Pensiamo (ad esempio, ragionando per assurdo), ad uno Sbarazzo condiviso con i paesi limitrofi, dove si avrebbe un centro commerciale all’aperto che va (per quanto riguarda la nostra zona) da Credaro a Sarnico, creando un’app ad hoc che guidi i turisti. Ma forse sto sognando troppo in grande.


Complimenti, comunque, ad Arcangeli ed a tutti i commercianti per aver reso possibile anche quest’anno questa manifestazione così sentita da tutti: “Pensi che ora è la gente a chiederci le date dello Sbarazzo.”


Ricordiamo, quindi, che la suddetta manifestazione si terrà (tempo permettendo) la terza settimana di febbraio e la terza settimana di agosto, ovvero al termine delle stagioni invernale ed estiva.

Il Parco Paroletti, i lidi ed il via alle grandi opere: un breve excursus dei prossimi progetti a Sarnico: 

 “L’estate sta finendo” cantavano i Righeira nel 1985: è tempo, quindi, di un primo (preventivo) bilancio sui lidi di Sarnico.


“Quest’anno abbiamo avuto circa 30.000€ di entrate, pari a 15.000 ticket venduti (ricordiamo che non pagano l’ingresso al lido Nettuno i minori sotto i 12 anni, i residenti di Sarnico ed i disabili)” afferma Giampietro Vitali, a capo dell’Ufficio tecnico “calcolando poi quanto ricaviamo dagli affitti, quest’anno dovremmo chiudere leggermente in perdita rispetto allo scorso anno.”


C’è da calcolare, infatti, che la gestione del solo Nettuno costa al Comune sui 50-60.000€ l’anno: considerando che è stato aperto dal 19 giugno al 31 agosto a pieno regime (con ingressi contingentati) ed a settembre sarà ad ingresso gratuito, quindi, era logico che non si poteva chiedere di meglio: “C’è da tenere presente che questa stagione sono aumentate notevolmente le spese di igienizzazione, inoltre ha piovuto parecchio nel mese di agosto, facendo perdere ai turisti diversi giorni di sole.”


L’esperimento messo in campo con la Pro loco ha funzionato al meglio, con l’evasione ridotta a zero; pur non potendo emettere biglietti (quelli si prendevano dal distributore), infatti, il loro apporto è stato fondamentale anche per dare le giuste indicazioni ai visitatori.

Dovrebbe essere riproposta la stessa formula quindi anche l’anno prossimo.


Per quanto concerne le grandi opere, poi, un breve aggiornamento: il Parco Paroletti sta per essere ultimato, e verrà inaugurato verso metà ottobre: “Esatto, le strutture principali sono state già montate; anche i vialetti sono quasi ultimati, ed ora stiamo sistemando i prati. Mancano solo le panchine ed i cestini.”


A febbraio 2021 partiranno anche i lavori del primo lotto per la messa in sicurezza delle zone collinari del paese (il lavoro è stato diviso in 2 lotti da 1 milione di euro l’uno): terminerà poi a maggio/giugno 2021.


Nel febbraio 2022 partirà poi il secondo lotto, che terminerà a maggio/giugno dello stesso anno: “Ciò è dato dal fatto che dobbiamo lavorare quando il bosco è completamente spoglio, per poter fare tutto in sicurezza” conferma Vitali.


A ottobre partirà anche il cantiere per realizzare il nuovo bacino idrico di via Predore, ovvero una delle 5 grandi opere che partiranno grazie ai fondi ricevuti da Regione Lombardia. Acquisita da poco la strada (che ora è diventata comunale) e terminata la parte di competenza di Uniacque, sarà poi l’Ufficio tecnico (di concerto con l’Enel) a pensare alle linee elettriche ed alla pubblica illuminazione. Si asfalterà poi in primavera.



Per il momento da Sarnico è tutto. Alla prossima!

Il volo storico attraverso lo spazio aereo saudita: primi spiragli di riconoscimento di Israele e dello Stato palestinese?

Alle 15:48 ore locali (le 13:48 italiane) di Lunedì 31 Agosto il volo LY971 (indicante il prefisso telefonico degli Emirati Arabi Uniti) è atterrato ad Abu Dhabi: sulla carena del Boeing 737 si poteva leggere la scritta “Pace”, tradotta in arabo, ebraico ed inglese.


A bordo la delegazione americana, formata da Kushner (manlevatore dell’accordo e suocero di Trump), Robert O’Brien (Consigliere Usa per la sicurezza nazionale) e Avi Berkowitz (inviato da Trump per la pace in Medioriente).


Oltre a loro, i Direttori del Ministero degli Esteri e della Difesa israeliani e Meir Ben Shabbat, omologo di O’Brien.

 

“Signore e signori, Shalom e benvenuti a bordo del volo 971 da Tel Aviv ad Abu Dhabi”: queste le prime parole del comandante Tal Becker, 45 anni; il volo è durato 3 ore e 20 minuti (tempi dimezzati, ottenuti sorvolando lo spazio aereo saudita, passando anche sopra la capitale Riyad).

 

Molto soddisfatto Kushner: “ciò si può definire una svolta, che dimostra cosa sia possibile realizzare oggi in Medio Oriente”.


Il volo di ritorno riportava invece il codice LY972, ovvero il codice telefonico utilizzato in Israele. 

 

Ho parlato di ciò con Paola Plebani, Vice Sindaco ed assessore alla Famiglia e all'Istruzione del Comune di Sarnico: “Ho vissuto in Israele per circa 3 anni all’inizio del Duemila, e ne ho tuttora un buon ricordo. Sono felice di quanto appena visto, poiché credo che ciò possa portare in futuro ad una normalizzazione con gli Emirati Arabi Uniti, o (addirittura) ad un trattato di pace. Può essere considerato il primo passo verso il riconoscimento di Israele da parte degli Emu. Se smettessero di istigare l’odio, probabilmente si andrebbe verso la pace, e si potrebbe sistemare una regione che è stata piegata negli ultimi 60-70 anni da terrorismo e guerre. Sicuramente, quindi, tutto ciò porterà notevoli benefici per tutti.”

 

Secondo la Plebani, il trend è in futuro che tanti Stati di fatto vengano finalmente accettati da tutti: trova ovviamente il nostro più ampio consenso, e speriamo che ciò avvenga nel più breve tempo possibile. 

Susy e Marzia: le “SISTER’S FOOD” DEL BASSO SEBINO:

Questa è una delle tante storie che probabilmente passerebbe inosservata, se non fosse inquadrata nel periodo storico che stiamo vivendo: due sorelle, Susy e Marzia, da quindici giorni hanno aperto il locale “Sapori e Passioni” a Sarnico, sul Corso Europa.


“Ci ha sempre affascinato il mondo della cucina, fin da quando eravamo piccole; noi siamo di origini campane e pugliesi, e i nostri genitori vennero qui negli anni ’70 in cerca di lavoro: siamo quindi cresciute qui al Nord, pur imparando e facendo tesoro della cultura del Sud” dice Susy.


Come dicevo, l’importanza di questa storia è data proprio dal contesto: il bando grazie al quale si sono aggiudicate la gestione di questo locale – di proprietà comunale – infatti, è partito a gennaio 2020, quando qua eravamo già in piena emergenza meningite. Complice il Covid, poi, i lavori si sono (giocoforza) interrotti, consentendo la riapertura il 10 giugno:
“Sì, finalmente abbiamo potuto inaugurare” continua Susy “il nostro obiettivo è dedicarci alla cucina offrendo piatti semplici e genuini, alla portata di tutti; il nostro augurio è che tutti possano alzarsi dalla tavola soddisfatti e felici.”


Un’avventura che comincia qualche anno prima, alla guida di un camioncino arancio:
“Esatto, siamo partite con lo street food anni fa, ed – essendo tra le prime donne che si avvicinavano a questo mondo – venimmo ribattezzate le “Sister’s food”; il punto di forza – allora come oggi – è sempre il panzerotto pugliese, cucinato con la vera ricetta e con impasto lievitato 24h, ma cuciniamo anche pranzi di lavoro che variano ogni giorno. Anche quest’anno siamo presenti al Lido Nettuno, abbiamo aperto la settimana scorsa, anche se con tutte le limitazioni imposte dal Covid (ingressi contingentati, apertura da Venerdì a Domenica): se riusciamo a fare ciò, è anche grazie alle nostre famiglie.”


Sì, perché un altro punto di forza di questo dinamico duo è proprio la famiglia: non solo i mariti, ma anche i figli (Luna e Denny) che – appena possono – corrono a dare una mano, senza dimenticare i genitori:
“I nostri genitori sono una forza, sono partiti subito dal Sud per venire a darci un aiuto fisico, ma soprattutto morale: sono loro le vere colonne di questa “impresa” famigliare.”


“Un bilancio di queste prime due settimane?”


“Devo dire che – per il periodo appena trascorso – stiamo andando meglio di quanto ci aspettassimo” prosegue Marzia “inoltre ci siamo sentite subito come a casa, poiché i sarnicesi hanno una cordialità ed una pazienza che non abbiamo mai trovato in nessun altro luogo.”


In programma vi sono anche serate a tema e tentativi di coniugare i sapori del Sud con quelli locali:
“Stiamo valutando l’idea di creare dei piatti – quest’inverno – che possano conciliare i sapori pugliesi con quelli di Sarnico, ad esempio il taleggio o la polenta accompagnata dalle nostre cime di rapa.”


In attesa di questo “matrimonio”, quindi, attendiamo il calendario delle serate (visibili anche sulla pagina facebook “Sapori e Passioni”) e facciamo i migliori in bocca al lupo allo spirito imprenditoriale di queste due sorelle che hanno saputo reinventarsi.

Aliverti e Valente si aggiudicano la 32a edizione del “Gran Premio Nuvolari” su una BMW 328 roadster del 1937. Aliverti: “Già dal primo giorno ci siamo sentiti a nostro agio e sicuri delle nostre capacità”:


di Roberto Vitali


Sabato 18 settembre 2022 la copia Aliverti-Valente si è aggiudicata la 32A edizione del Gran Premio Nuvolari. A bordo di una Bmw 328 roadster del 1937 hanno trionfato in una delle edizioni più sentite. Erano presenti 312 equipaggi provenienti da tutto il mondo, per l’edizione che festeggiava i 130 anni dalla nascita di Tazio Nuvolari. 48 le case automobilistiche presenti (dalle nostrane Alfa Romeo, Maserati, Lancia, Ferrari e Fiat, alle tedesche Mercedes, Bmw e Porsche, oltre alle inglesi Jaguar, Aston Martin, Bentley e Triumph).


Dopo oltre 1.100 chilometri percorsi, la coppia bresciana si è aggiudicata la gara, lasciandosi alle spalle la coppia Vesco-Vesco (trionfatori dell’edizione 2017 a bordo di una Bmw 328 del 1939), e Barcella-Ghidotti (a bordo di una Fiat 508 C del 1938).


“È stata una gara molto impegnativa, ma già dal primo giorno ci siamo sentiti a nostro agio e sicuri delle nostre capacità” conferma Alberto Aliverti. 

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