Benvenuti! Questa è la sezione dedicata alle mie poesie...

Le mie poesie...

Buona lettura...

A chi è rimasto fuori:

di Roberto Vitali

 

Oggi 1 Maggio, Festa dei lavoratori

il mio pensiero va a tutti coloro

che son rimasti “fuori”:

a chi è fuori dall’ambito lavorativo,

a chi è ai margini della società

a chi ogni giorno deve lottare

quando semplicemente chiede

di poter lavorare.

 

A tutte le persone

che ogni giorno

in mille modi si danno da fare

per portare il cibo in tavola

e la propria famiglia sfamare.

 

A tutti coloro

che non hanno grandi pretese

se non quella sacrosanta

di arrivare alla fine del mese.

 

Il fatto di avere un lavoro

ed un tetto sopra la testa

fa capire quanto si è fortunati

e nel cuor qualcosa innesta:

ecco perché,

col cuore colmo d’amore

per tutto ciò che ho

ringrazio il Signore.

 

A Dante:

di Roberto Vitali

 

Oggi si festeggia Dante,

il Sommo Poeta

che più di 700 anni fa

inventò la nostra lingua,

quasi fosse un profeta.

 

Grazie a Lui

il volgare è diventata la lingua di tutti

parlata da magri, grassi, belli e brutti.

 

Chissà che direbbe

vedendo la società odierna

Lui che disse “Fatti non foste a viver come bruti

ma per seguir virtute e canoscenza”.

 

Oso sperar

che il Covid, la guerra,

e tutto ciò che ci opprime

così come son cominciati

abbian presto una fine.

 

E che finalmente,

dopo averne passate delle belle

tornerem presto “a riveder le stelle”.

 

A Giovanni Falcone:

di Roberto Vitali

 

Poteva essere una sera qualunque

quella del 23 maggio 1992

mentre, su una Croma blindata

ti accingevi a tornar a casa

assieme alla tua moglie adorata.

Ma quella sera

degli esseri ignobili

che fatico a chiamar “persone”

decisero che doveva morire

il grande Magistrato Giovanni Falcone.

E’ così, alle 17:57

te ne andasti nei pressi di Capaci

per opera di mezzi omuncoli

che si credevan dei rapaci.

Ma anche se fisicamente

non sei più tra noi

sarai sempre d’ispirazione,

come il più grande degli eroi.

Nella speranza

che sempre più persone rette crescano

ricordando le tue parole

“Gli uomini passano, le idee restano”.

E tu, caro Giovanni

resterai sempre nei nostri ricordi

uomo retto, colto e credibile

che avea come motto

“La mafia non è affatto invincibile”.

 

 


A te, mamma:

di Roberto Vitali

 

Quando mi chiedono

cosa il mio cuor infiamma

io penso subito a te,

cara mamma!

 

Non so dirti quanto

ti voglia bene,

o cosa farei per te,

so solo che la tua vicinanza

è importante per me.

 

Per te mamma

provo un sentimento forte

al mondo ed all’amore

tu mi hai schiuso le porte.

 

Ti sei presa cura di me

mi hai cresciuto

è solo grazie a te

se forte son divenuto.

 

Ti voglio ringraziare

per quello che hai fatto per me

sappi che io

ci sarò sempre per te.

 

Tu lo sai

il mio cuor ti appartiene

ecco perché a nessun’altra

vorrò mai così bene.

A te, Padre!:

di Roberto Vitali

 

A te, padre,

dedico questa ode

a te,

venuto a mancare nel fior degli anni

strappato alla vita

durante il periodo più bello.

 

Ti immagino lassù,

a protegger me e la mamma

prendendoti cura di noi

con il tuo infinito amore.

 

L’altra notte ti sognai mentre

con sguardo fiero

mi osservavi superare

uno dopo l’altro

i vari dislivelli di un fiume

nuotando controcorrente

come i salmoni.

 

Interpretando tale sogno

come se tu

da lassù

vedessi i vari ostacoli

che ho superato negli anni

e ne fossi soddisfatto.

 

Una massima dice che

chi muore non ci lascia,

semplicemente va nella stanza accanto.

 

E a me piace pensare che sia così.

 

A te, padre!

Abbiamo gli stessi diritti di chi è fisicamente malato:

di Roberto Vitali

 

C’è chi giudica la gente in base alla fisica prestanza,

senza pensar minimamente

che quella può aver dei problemi di salute

e pianger nella sua stanza.

 

“Eh, ma tu sei giovane, gagliardo e forte!”

ma intanto non sanno che hai scampato

(negli ultimi 2 anni) per 3 volte la morte.

 

“Eh, ma chissà cosa fa nel weekend,

berrà, si diverte!”

Volete saperlo? Alle nove di sera

son già sotto le coperte!

 

“Sì, ma dai c’è chi sta peggio di te!”

Quello è vero,

e ringrazio Dio ogni giorno,

ma non mi sembra un motivo valido

per aver giudicatori sempre attorno.

 

Perché in questa società,

(dove si bada più alla forma che alla sostanza)

fa più scalpore chi si è rotto una gamba,

più che chi – come me – soffre di malattie

che non si posson vedere,

ed ogni tanto si pensa

“Costui ci piglia per il sedere!”

 

Allora, cari miei,

solo questo aggiungo:

noi abbiamo gli stessi diritti di chi fisicamente è malato,

e se il nostro dolor non si vede,

è sol perché siam bravi noi

(con la nostra forza)

a tenerlo celato.


Alla mia mamma:

di Roberto Vitali

 

Di tutte le meraviglie del Creato,

la mamma è certamente la più bella.

 

È colei che ci dà la vita,

ci aiuta a crescere,

 ci dà forza,

è il nostro essere, noi siamo una parte di lei.

 

È la persona più importante nella nostra vita,

quella che ameremo per sempre,

a cui non basterebbe dire un milione di volte “Grazie”

per tutto il suo amore.

 

La portiamo nel nostro cuore tutta la vita,

custodiamo il suo amore e i suoi insegnamenti

come il più prezioso dei tesori,

ci manca quando non siamo con lei

e quando la vediamo il nostro cuore sprizza di gioia da tutti i pori.

 

E’ il nostro Sole, e noi siamo i pianeti che vi ruotano intorno.

 

Godiamo della sua luce finché ci starà a fianco,

ma non cadiamo nello sconforto quando non ci sarà più,

perché pur rimanendo soli,

sapremo che presto tornerà la luce

e ci potremo ricongiungere al nostro Sole.

Alla mia musa:

di Roberto Vitali

 

Il mio amore per te

è puro e incondizionato,

solo quando sono con te

io mi sento beato.

 

Non so dirti perché ti amo

o perché mi senta attratto da te,

so solo che la tua vicinanza

è importante per me.

 

Per nessuna ho mai provato

un sentimento così forte,

del mondo dell’amore

tu mi hai schiuso le porte.

 

Quando sto con te

qualcosa in me si smuove,

ti posso giurar

che ti amerò in ogni dove.

 

Con te saltan tutte le regole,

così tanto io ti voglio

da rinunciar persino

al mio stupido orgoglio.

 

Questi sono per te

i mei sentimenti,

non chiedermi di cambiar

perché non so amare altrimenti.

A tutti i papà:

di Roberto Vitali

A te papà,

uomo valoroso

vorrei farti gli auguri

in questo giorno gioioso:

quest’anno lo celebriamo

un po’ sottotono

ma ciò non vuol dir

che il mio cuor non ti dono.

 

Grazie per quel

che hai fatto per me

Mi sei stato vicino

Ed è importante per me.

 

Ora questo mal

Sconfiggere dobbiamo

Ma te lo prometto

Poi festeggiamo!

 

E mentre aspettiamo

Che torni la normalità

Intanto ti dico:

“Buona festa, papà!”


A Giovanni Falcone:

di Roberto Vitali

 

Poteva essere una sera qualunque

quella del 23 maggio 1992

mentre, su una Croma blindata

ti accingevi a tornar a casa

assieme alla tua moglie adorata.

 

Ma quella sera

degli esseri ignobili

che fatico a chiamar “persone”

decisero che doveva morire

il grande Magistrato Giovanni Falcone.

 

E’ così, alle 17:57

te ne andasti nei pressi di Capaci

per opera di mezzi omuncoli

che si credevan dei rapaci.

 

Ma anche se fisicamente

non sei più tra noi

sarai sempre d’ispirazione,

come il più grande degli eroi.

 

Nella speranza

che sempre più persone rette crescano

ricordando le tue parole

“Gli uomini passano, le idee restano”.

 

E tu, caro Giovanni

resterai sempre nei nostri ricordi

uomo retto, colto e credibile

che avea come motto

“La mafia non è affatto invincibile”.

Alla nuova Liberazione:

di Roberto Vitali

 

Cara Italia,

o stupenda Nazione

oggi festeggiam

la tua Liberazione,

ad opera di ardimentosi,

veri combattenti

si gettaron in battaglia

col coltello tra i denti.

 

Eppure ancora oggi

attendiam esser liberati

ma il nemico adesso

non è composto da soldati.

 

E’ qualcosa di più infimo,

più subdolo e arcano,

perché è invisibile

persino all’occhio umano.

 

Per fortuna anche oggi

abbiamo eroi veri,

non son più partigiani

ma medici e infermieri.

 

Non imbracciano più armi

ma solo conoscenza,

non usan strategie

ma si affidano alla scienza.

 

E sarà grazie a loro

se tornerem grande Nazione

festeggiando ancor una volta

la nostra Liberazione!

All’unità d’Italia:

di Roberto Vitali

 

Oggi è l'anniversario dell'Italia unita,

nostra Patria, Nazione, gioia infinita!

Sarebbe bello festeggiar in mezzo alla gente

ma di sicuro non è questo il frangente.

 

Aiutaci tu, o Amor nostro

a sconfigger presto questo mostro:

dacci la forza, stacci vicino

confortaci come fa

la mamma col bambino.

 

E presto torneremo

più forti di prima

sto cazzo di virus

lo sbatterem in cantina.

 

Perché forse non sa

che siamo l'Italia

tosti, con le palle

che nessuno sbaraglia.


Auguri, caro papà!:

di Roberto Vitali

 

Caro papà

che ci proteggi da lassù

volevo dirti che mi manchi

ogni giorno di più.

 

Mi manca il tuo sguardo fiero

a volte, devo dire,

forse un po’ troppo severo

ma i tuoi insegnamenti

dati con tono ammonitore

sono rimasti dentro al mio cuore.

 

A volte mi chiedo

come il nostro rapporto sarebbe stato

se Dio così presto

alla vita non ti avesse strappato.

 

Ma so che ci proteggi

e ogni tanto ti sogno

e solo questo è ciò di cui ho bisogno.

 

Oggi è la tua Festa,

tanti auguri, caro papà,

e come sempre io chiedo a te

stai sempre vicino alla mamma ed a me.

“Auguri, papà!”

di Roberto Vitali

 

Spesso la notte ti sogno

avvolto in un manto lucente

con un sorriso raggiante

ci ricongiungiamo,

ci ritroviamo in un posto silenzioso

dove solo il battito del cuor mio si sente.

 

Si parla del più e del meno

anche se spesso quando mi sveglio

non ricordo le nostre conversazioni

forse perché sopraffatto

da tutte queste emozioni.

 

Durante il giorno

cerco di ricordare quanto ci siam detti

ma è come se qualcosa volesse celare

il nostro parlare con chissà quali effetti.

 

Ma non è questo l’importante,

perché son custoditi dentro al mio cuore

e tu sai quali sono i miei desideri

che tu lì stia sempre bene

e che protegga me e la mamma,

il mio più grande tesoro.

 

Ed oggi,

anche se fisicamente non sei più qua

voglio solo dirti: “Buona festa, papà!”

Ave, Italia!

di Roberto Vitali

 

Ave Italia,

Giardino del mondo,

tu giaci distesa sul mare profondo.

 

Le tue coste, le tue Alpi, le tue grandi pianure

per secoli son state teatro di sciagure.

 

Alza la testa, o mio Grande Paese,

rifuggi da te tutte le contese,

torna potente, al centro del mondo,

insegna ai popoli il rispetto profondo.

 

Da troppo tempo schernita, da troppo derisa,

ritrova il tuo posto nel mondo decisa:

non aver paura, sei un grande Paese,

e il tuo popolo è con te, questo è palese!

 

Europa, spread, disoccupazione,

noi Italiani le viviamo con preoccupazione,

ma sappiamo che al nostro fianco ci sei tu,

che hai superato ben altro, che una spending review.

 

Debito pubblico, Euro, immigrazione,

non potranno mai scalfire una grande Nazione:

a due mesi dal voto un Governo non c’è,

ma sappiamo che possiam sempre contar su di te!

 

I momenti son grami, ma il popolo ti è vicino:

da sempre ti rispetta, da sempre ti ama,

quindi rialza la testa, la Gloria ti chiama:

 

dall’Unità ad oggi tante cose son cambiate,

alcune in meglio, altre peggiorate,

ma sono sicuro che non deluderai le attese,

e presto tornerai ad essere il Bel Paese.


“Buon compleanno, Karol!”:

di Roberto Vitali

 

Karol Wojtyla,

un Papa venuto da lontano

nativo della fredda Polonia

ma con il cuore nostrano.

 

Animo nobile e parlata sicura

soleva ripetere:

“Non abbiate paura!”

 

Quelle parole così ben augurali,

sono ancor oggi così forti e attuali

da farci credere che quest’uomo,

l’ultimo degli eroi

sia ancora qui in mezzo a noi.

 

Uomo probo, di grandi virtù

il primo a stabilire un contatto con la gioventù,

fu un grande uomo da tutti amato

nei suoi 26 anni di pontificato.

 

Oggi lo vorrei ricordare

nel giorno del suo compleanno

con una delle sue frasi più belle.

 

Permettetemi di chiedere quindi

un augurio per tutti noi

dicendo in coro:

“Prendete la vostra vita

E fatene un capolavoro!”

“Buon compleanno, Roma!”

di Roberto Vitali

 

Dal Campidoglio

al Vaticano,

da Piazza Navona

al Foro Romano,

entri nei cuor nostri

con grazia materna,

buon compleanno

o Roma eterna!

 

Culla delle civiltà,

esempio di coraggio

e di lealtà,

con impeto e forza

hai raggiunto ogni meta,

e ti sei resa celebre

in tutto il pianeta.

 

Tu, primo esempio

di multiculturalismo,

hai riunito sotto di Te

gente di ogni idioma,

divenendo Caput mundi.

Buon compleanno,

cara Roma!

Buon Natale, mamma:

di Roberto Vitali

 

In questo giorno

in cui è nato il Bambin Gesù,

prego ancor una volta

che i nostri cari ci proteggan da lassù.

 

Che ci stiano sempre vicini,

che veglino su di noi

che ci facciano star bene,

ma cosa più importante,

che chiedo per questo Santo Natale,

che proteggano sempre te mamma,

che per me sei una persona speciale.


Buon onomastico, mamma!:

di Roberto Vitali

 

Cara mamma,

oggi è un giorno fantastico

festeggiamo insieme

il tuo onomastico!

 

Porti il nome di Maria,

la mamma nostra e di Gesù

e come Lei

possiedi tutte le Virtù:

sei bella, simpatica, intelligente,

buona, onesta, e piaci alla gente.

 

Aiuti sempre gli altri,

hai sempre una buona parola per tutti quanti,

sei umile, sincera, e per nessun motivo ti vanti.

 

Io sono orgoglioso di esser tuo figlio,

ti auguro di passar sempre giornate serene

e ricordati sempre

che ti voglio un mondo di bene!

Buon San Mauro, Sarnico:

di Roberto Vitali

 

Sarnico oggi è in giubilo

si festeggia San Mauro,

patrono del paese,

che alla nostra cittadina

gran servizio rese.

 

Sono tornate le bancarelle

piene di giochi per i più piccini

ed il tirapecio,

per far tornare i grandi ancora bambini.

 

Oggi è giusto che si faccia festa

e ci si diverta

dopo tanti mesi di vita sofferta.

 

Ma vorrei chiedere

al nostro Santo Patrono,

nel giorno a Lui dedicato

un solo dono:

che ci faccia star tutti bene,

che nessun più soffra orribili pene,

e che si possa presto tornare

a ciò che più ci si addice,

ovvero a goderci tutti

una vita lunga e felice.

Buona festa della mamma:

di Roberto Vitali

 

In questo dì così speciale,

cara mamma,

voglio dirti con tutto il cuore

quanto profondo per te

sia il mio amore.

 

A Te che mi hai messo al mondo,

mi hai cresciuto

riempiendomi di cure,

standomi accanto

e sconfiggendo le mie paure,

a Te che non solo sei mamma,

ma anche amica e confidente,

a Te che quando mi sei vicina

non ho paura di niente,

voglio solo dire

con questo mio verso

che l’amor mio per te

è grande quanto tutto l’universo.

 

Prego il Signore ogni giorno

affinché tu stia bene,

chiedo sempre al papà

di farti passar notti serene.

 

A te, persona così rara

auguro una buona Festa, mamma cara.


“Buona Festa della Mamma”:

di Roberto Vitali

 

Ci porta in grembo,

ci dà la vita

di tutte le meraviglie del Creato

è la più riuscita:

è la Mamma,

fonte d’amore

che da quando nasciam

ci portiamo sempre nel cuore.

 

E’ un’amica, una complice,

una confidente,

è l’unica che riesce

a cambiare una giornata storta

in una splendente.

 

Chiamatela come volete,

ma rimane pur sempre

quella che il nostro cuore infiamma:

semplicemente, la nostra mamma!

 

Ed in questo giorno così speciale,

voglio augurare alla mia mamma

ogni bene,

sperando possa passare

molte altre notti serene.

 

Non servono parole astruse,

e nemmeno un diagramma

per dirti quello che penso:

Ti voglio un mondo di bene,

mia cara mamma!

“Buona festa, papà!”

di Roberto Vitali

 

Il tuo sorriso,

i tuoi insegnamenti,

li conserverò nel cuore

assieme ai più bei momenti

che insieme abbiamo passato

prima che da questo mondo

tu fosti strappato.

 

Come dice Sant’Agostino

“La morte non è niente

è come fossi nascosto

nella stanza accanto”

ed io ora ti immagino

in Cielo

coperto da un lucente manto.

 

La mia preghiera

sai già qual è,

ti chiedo protezione

per la mamma e per me.

 

Ed anche se oggi

tu non sei qua

lascia che ti dica

“Buona festa, papà!”

Buona giornata della gentilezza:

di Roberto Vitali

 

In un mondo in continua evoluzione,

dove correre per guadagnare

par essere l’unica ragione

basta poco,

a noi che ci definiamo persone civili

far qualcosa per gli altri,

insomma esser più gentili.

 

Un sorriso a chi incrociamo sul nostro cammino,

tener compagnia all’anziano vicino,

aiutare i più bisognosi,

e con gli anziani esser premurosi.

 

Non voltar le spalle a chi vediamo soffrire,

non invidiar chi vediamo gioire,

portare gioia e buon umore,

salutare qualcuno,

ma facendolo col cuore.

 

Basta poco per render il mondo

un posto migliore,

non serve metter in atto attività febbrili,

basta solamente esser più gentili.


Il vero significato della Pasqua:

di Roberto Vitali

 

Festeggiamo oggi

la Risurrezione di Nostro Signore,

che ha sconfitto per noi la morte

dopo aver vissuto la Passione.

 

E mentre ognun di noi

a celebrar la Pasqua

con parenti e amici si appresta,

dobbiamo ricordarci il vero significato

di questa Festa,

che non significa solamente

andare alla Santa Messa

per poi festeggiare,

ma ci deve insegnare

soprattutto ad amare.

 

Amare il nostro prossimo,

stargli vicino,

comprendere i bisogni di ognuno,

dall’anziano al bambino,

e cercare di aiutarci a vicenda

come una vera comunità,

esternando al mondo

il nostro spirito di solidarietà.

 

Così come Nostro Signore

si rende umile verso i più bisognosi,

allo stesso modo noi

di dare una mano agli altri

dobbiam essere desiderosi.

 

E ciò è facile,

se ci rendiamo conto

che siamo tutti fratelli,

e che solo lavorando insieme

si posson raggiungere

i traguardi più belli.

 

Che sia quindi Pasqua

tutto l’anno nei nostri cuori,

questo ci chiede Nostro Signore

per vivere in un mondo

dove trionfa l’amore.

Buona Pasqua:

di Roberto Vitali

 

Abbassate le armi,

posatele a terra

Cristo è risorto,

sia pace in Terra.

 

Che regni la tolleranza

ma soprattutto l’amore,

solo questo ci chiede

Nostro Signore!

 

Basta violenze, litigi,

prevaricazioni,

cerchiamo tutti

di esser più buoni.

 

Prevalga l’empatia

e la resilienza,

proviamo per un po’,

e non potremo

più farne senza.

 

E ricordiamoci che,

anche quando

pensiam esser soli

nell’ora più buia,

il Signore è con noi:

quindi, diciamo a gran voce:

“Cristo è risorto,

Alleluia!”

Buona Settimana Santa:

di Roberto Vitali

 

Ci sono molti sport

al mondo,

dalla cui pratica

possiamo imparare

forza, coraggio, lealtà:

ma il valor più bello

che si possa apprendere

è la solidarietà.

 

Soprattutto in momenti come

quello che stiamo vivendo,

non abbiamo paura

a tender la mano

ad un nostro fratello.

 

Anche se la nostra mente

spesso è stanca,

non dimentichiamoci

di esser nella Settimana Santa:

aiutiamo chi è nel bisogno,

apriamo le porte

a Nostro Signore

e di colpo il mondo

ci sembrerà

un posto migliore.


Cara mamma:

di Roberto Vitali

 

Cara mamma,

fonte d’amore

in questo dì speciale

ti dono il mio cuore.

 

Esile di corporatura,

rossa di capelli,

con te ho vissuto

i miei momenti più belli.

 

Mi sei sempre stata vicina,

hai fatto tanto per me

ecco perché ora

voglio prendermi cura di te.

 

Sia beninteso,

sei sempre forte e gagliarda,

e di questo son contento

non abbassar mai la guardia.

 

Fai quel che vuoi,

viaggia, esci con le amiche,

a me interessa solo

che tu sia felice!

 

E ricordati sempre,

passa notti serene

sapendo che io

ti voglio un mondo di bene!

Cara Santa Lucia:

di Roberto Vitali

 

Questa mattina i bambini si son svegliati,

han stropicciato gli occhietti

e vedendo i Tuoi doni son rimasti estasiati.

 

Cara Santa Lucia,

stanotte sei passata nelle case

col tuo asinello,

per rendere questo giorno

ancora più bello.

 

Tu concedi doni ai più piccini,

ma noi adulti vorremmo chiederti

un regalo speciale,

ora che mancano pochi giorni

al Santo Natale:

fa che lo spirito

di fratellanza e di comprensione

che alberga in noi durante le Feste

possa perdurare tutto l’anno,

esaudisci queste semplici richieste.

 

E, se possibile,

intercedi per noi presso il Signore

affinché possa far star bene

ogni singolo cuore.

Caro Signore:

di Roberto Vitali

 

Caro Signore,

tanti dubitano della Tua esistenza,

ma io ci voglio credere.

 

Tanti pensano che la Chiesa

faccia i suoi interessi,

ma io non ci voglio credere.

 

Tanti credono che dopo la morte

non ci sia più niente,

ma io voglio credere

che ci sia un’Aldilà.

 

Tanti pensano

che i nostri cari

che non ci sono più

non possano sentirci,

ma io credo che loro da lassù

ci vedano e ci proteggano,

e voglio rimanere in contatto con loro.

 

Caro Signore,

in questa vita poche cose sono certe,

ma io sono certo della Tua esistenza.


Che spariscano i confini:

di Roberto Vitali

 

In un mondo dove ancor

esistono regimi,

dove vengono martoriati

Uomini, Donne e Bambini,

ripongo le mie speranze

nella Poesia,

affinché un giorno

si possa vivere tutti

in totale armonia.

 

Che spariscano i dittatori,

crollino i loro palazzi

che li rinchiudano e gettino la chiave

‘sti branco di pazzi!

 

E che si possa un giorno

(spero non troppo lontano)

dimenticar odio e rancore,

stringendoci per mano:

che spariscano guerre, pandemie,

crisi economiche e carestie

che vengano abbandonati

armi e coltelli

e che ci si voglia tutti bene

come fratelli.

Come un paio di calzini spaiati:

di Roberto Vitali

 

Nella vita come in mar

vi sono momenti di tempesta e di bonaccia,

persone che ti stanno accanto

ed altre che ti voltano la faccia.

 

E così ci sentiamo persi,

impauriti, destabilizzati,

chiedendoci perché gli altri non capiscano

che il nostro unico desiderio

è quello di essere amati.

 

Ognuno di noi nasce originale,

con i suoi sentimenti, le sue paure, i suoi valori.

Sovviene a molti un senso

di smarrimento profondo

quando, per la prima volta,

si trovan da soli ad affrontare il mondo.

 

Spesso vediamo persone sorridenti,

senza saper quali sono i lor tormenti:

hanno sempre una parola di conforto per gli altri,

anche se nel loro animo vi è l’inverno

non fanno mai trasparire il loro inferno,

e spesso queste persone son le più bistrattate,

perché molti non capiscono il loro valore,

e il loro bisogno di essere amate.

 

Ecco perché è importante sostenerci a vicenda,

parlare, confrontarsi,

perché – anche se molti di noi appaion forti -

capita a tutti alfin nella vita

di sentirsi soli, spaesati

come un paio di calzini spaiati.

Curiamo la nostra salute:

di Roberto Vitali

 

Possiamo essere

persone magre, grasse

povere, ricche

paffutelle o minute

ma ciò che ci accomuna tutti

è la salute.

 

Concepita dagli antichi greci

come un dono degli dei,

e definita da Ippocrate

come “forza curatrice naturale”,

come una livella

può essere annoverata,

perché fa star male tutti,

il bello e il brutto, il ricco e il povero,

se non curata.

 

Pertanto vi dico,

che sia male d’animo

oppure di postura

cerchiamo tutti di averne più cura

affinché possiamo vivere bene

senza più dolori né pene.


Dedicato a tutte le donne:

di Roberto Vitali

 

Oggi è l’8 Marzo

tripudio di mimose

per le nostre figlie, mamme,

fidanzate e spose.

 

Su ogni canale,

in ogni giornale

oggi si celebra

questo Essere eccezionale.

 

Eppur mi par si scordino

una cosa fondamentale:

la donna va sì amata,

protetta e festeggiata

non solo per un giorno

bensì per tutta l’annata.

 

Sono le nostre figlie,

le nostre sorelle, le nostre mamme

e le nostre nonne,

in una parola

son le nostre donne.

 

Quelle che ci completano,

che ci mettono al mondo,

che ci stanno accanto

dandoci amore profondo.

 

Della nostra società

lor son la spina dorsale,

aborriamo e condanniamo

chiunque faccia loro del male.

 

Grazie quindi a tutte le donne

compagne sincere, leali,

attente e premurose

che rendon le nostre vite

meravigliose.

Dedicato a tutte le vittime della mafia:

di Roberto Vitali

 

Nel primo anniversario della strage di Capaci

mentre si commemora l’attentato a Falcone

una donna minuta di nome Carmela,

avvicinandosi a don Ciotti

chiese perché del figlio

non dicessero mail il nome.

 

Lei, madre di Antonino Montinaro,

caposcorta di Giovanni Falcone

chiese semplicemente

che del figlio venisse ricordato l’onore.

 

E’ da quel momento

che ogni primo dì di primavera

onoriamo le vittime della mafia

sperando sia una cosa passeggera.

 

Perché tutti i magistrati,

gli uomini della scorta

e tutte le persone che lottano

per debellare questo male della società

possano esercitare le loro funzioni

in piena libertà,

senza bisogno di guardarsi le spalle

ma essendo liberi di agire

senza troppe balle.

 

Per tutti questi uomini valorosi

dobbiamo fare in modo che ciò avvenga

affinché possiam lasciare ai nostri figli

un mondo nuovo, che la pace mantenga.

Dedicato all'Italia:

di Roberto Vitali

 

In questo momento

difficile è vero

a te Cara Italia

va il mio sol pensiero.

 

Grande Nazione, culla di civiltà

rialzati presto con alacrità.

 

I giorni son bui,

financo pesanti,

ma una certezza

è nel cuore di tanti:

con la tua luce noi ce la faremo,

con la tua forza noi vinceremo.

 

Un solo grido ora ci ammalia:

niun ti può battere, o Cara Italia!


Dentro di lor celano un tesoro:

di Roberto Vitali

 

Ringrazio Iddio ogni giorno

per ciò che mi ha dato,

genitori amorevoli, amici sinceri,

a cui sono legato oggi come ieri.

 

Ed infin la salute,

a volte sottovalutata

tutto ciò mi rende

una persona fortunata.

 

E’ in questi momenti

che mi interrogo su cosa possa fare,

per poter chi è meno fortunato

di me aiutare.

 

In particolar modo,

corre oggi il mio pensier

alle persone affette da autismo:

agli occhi posson sembrarci fragili

ma il loro cuore è pieno di altruismo.

 

Si definiscono “speciali”,

ma in realtà son persone eccezionali

e una volta entrati in empatia con loro

ti accorgi che dentro di lor

celano un tesoro.

 

Più le conosci,

più le puoi solo apprezzare,

ed è allora che ti rendi conto

di quanto da lor tu puoi imparare.

Elogio al'eresia:

di Roberto Vitali

 

Tutti nasciamo liberi,

tutti nasciamo uguali,

questi del mondo

dovrebbero esser gli ideali.

 

Ricchi o poveri,

brutti o belli,

non siamo noi forse

tutti fratelli?

 

Guerre, carestie

conflitti sociali

son stati creati

dai soliti squali,

interessati al profitto,

più che alle persone...

Svegliati, Mondo,

questa è oppressione!

 

Rialziamo la testa,

fuggiamo dal male

per una più equa

giustizia sociale.

 

Nessuno è schiavo,

nessuno è padrone,

siamo un’unica famiglia

formata da miliardi di persone.

Era il 18 Marzo:

di Roberto Vitali

 

In una buia e fredda notte

di un anno surreale,

mezzi militari attraversan

una città vuota, a tratti spettrale.

 

Trasportan feretri di persone

strappate ai loro cari,

decedute in isolamento,

lontane dai lor familiari.

 

Bergamo si unisce a loro

e con essa tutta Italia,

nel dar l’ultimo saluto

a chi ha perso la battaglia.

 

Ma la guerra combatteremo,

ancor non è finita,

e presto vendicheremo

chi ha perso la propria vita.

 

Abbiam già dimostrato

di saper collaborare,

solo uniti noi potrem

il Covid debellare.

 

Lo dobbiamo ai nostri figli,

combattiam a perdifiato

e potrem lor consegnar

un mondo meno malato.


Finalmente è Primavera!:

di Roberto Vitali

 

L’oscurità cede il posto alla luce

siamo entrati nel periodo

che all’estate conduce.

 

Fra poco riporremo

cappotti e giubbini

e li sostituiremo

con magliette e pantaloncini.

 

L’aria si riscalda

dalla città fino alla brughiera

sorridiamo tutti:

finalmente è Primavera!

Grazie ai veri eroi:

di Roberto Vitali

 

Un grazie di cuore

a medici, infermieri

ed a tutti i volontari

che in questi giorni bui

son lontani dai propri cari.

 

Infaticabili, tenaci

lavoran senza sosta

e possiam solo immaginare

quanto questo a lor costa.

 

Quando tutto sarà finito

ricordiamoci tutti noi,

di tesser le lodi

a questi grandi eroi.

I veri valori:

di Roberto Vitali

 

Che si voglia

un giorno appartener

alle Forze dell’Ordine,

o rimanere privati cittadini,

ci sono valori

che dovremmo imparar

fin da bambini.

 

Il valore del coraggio,

dell’onestà, della lealtà

e dello spirito di corpo,

il saper essere

per il nostro prossimo

un supporto.

 

Il fatto di proteggere

il collega o la persona

che ci sta accanto,

questo è ciò che ha reso

le nostre Forze dell’Ordine

per l’Italia un vanto.

 

Il tutelare i bambini,

(il nostro futuro)

e gli anziani

(il nostro porto sicuro):

ma, più in generale,

l’aiutare le persone bisognose

(e chi ha qualche difficoltà)

dimostrerà (una volta di più)

che siamo uomini di bontà.

 

E (seppur da questo non

guadagneremo una moneta)

sarà comunque una speranza

per il nostro pianeta.


Il bacio:

di Roberto Vitali

 

Due labbra che si sfiorano

quando c’è risacca,

il papà orgoglioso

te ne dà uno mentre

per il tuo colloquio

ti sistema la giacca.

 

La nonna ne dà tantissimi

ai nipotini

quando la vanno a trovare,

la mamma te lo dava

quando la febbre

ti stava per arrivare:

ci sono svariati

tipi di bacio,

da quello materno

a quello appassionato,

ma il fil rouge che li lega

è sempre lo stesso:

quel semplice gesto,

che dal nostro animo sprigiona

dimostra (più di tanti altri)

quanto amiamo una persona.

Il Giorno del Ricordo:

di Roberto Vitali

 

Oggi si ricorda il massacro

di milioni di innocenti italiani

perseguito da Tito e dai suoi partigiani.

 

Mai capirò come si possa litigar

per una fetta di terra,

seppur cospicua

e importante strategicamente,

uccidendo a sangue freddo

così tanta gente,

la cui unica colpa era abitare

“in un territorio ostile”

dove la ragione la tieni

solo se imbocchi il fucile.

 

E così milioni di nostri connazionali

se ne sono andati,

gettati nelle foibe

come fossero vecchi stracci

rubati della loro dignità e della loro vita

come se fossero dei poveracci

nel mezzo di una tristezza infinita.

 

Ecco perché mi auguro con tutto il cuore

che la gente non dimentichi mai tale orrore

affinché non si ripetan più simili fatti

e si possa vivere in un mondo di pace e amore.

Il nostro rapporto è come il mar:

di Roberto Vitali

 

Quando i nostri sguardi si incrociano

e mi perdo nell’azzurro dei tuoi occhi

il cuor mio batte forte,

mi sento destabilizzato

come di fronte ad un mare agitato.

 

Mi fai sentire come un marinaio,

in balia delle onde

impaurito, terrorizzato

come se mi trovassi

di fronte ad acque profonde.

 

Ma proprio quando sembra

io stia cedendo,

Tu mi guardi sorridendo

e mi fai riacquistar tutte le certezze

mandando a quel paese

tutte le insicurezze.

 

E di colpo ti accorgi di come cambio faccia,

sentendomi (ora) come nel mare in bonaccia,

più forte, più coraggioso, più sicuro di me

e tutto questo lo devo soltanto a te.

 

Il nostro rapporto è come il mar:

a volte placido e tranquillo,

a volte invece ti fa tremar,

ma ringrazio Dio ogni giorno

di averti incontrata

e di aver reso la mia vita sì speciale,

mia Amata.


Immagino una bambina:

di Roberto Vitali

 

Immagino una bambina

giocar con le sue sorelle

aspettando che arrivi sera

per poter osservar le stelle.

 

La bambina ora è cresciuta,

è una giovane donna,

esce con il suo ragazzo

ma non ha mai perso

la sua passione

nell’osservare l’Universo.

 

Qualche anno dopo

si è sposata,

ora ha famiglia, figli,

una vita indaffarata

ma ogni sera

dopo aver messo i figli a dormire

prende il suo telescopio

con la speranza

di qualche esopianeta scoprire.

 

Adesso è una donna anziana

si dedica al giardinaggio,

i figli sono usciti di casa,

ma i suoi occhi attenti

scrutano ancor il cielo di maggio

nella speranza che qualche nuovo astro

davanti ai suoi occhi si presenti.

 

Quella bambina

che giocava con le sorelle

ha avuto una vita beata,

tanto da essere moglie,

madre, Donna e scienziata.

Impariamo a sentire:

di Roberto Vitali

 

Molti confondono il sentire

con l’ascoltare,

anche se tra i due atti

c’è un divario

grande quanto il mare.

 

Ascoltare è un gesto meccanico,

che ognun di noi è in grado di fare,

sentire viene dal cuore

e significa capire, comprendere, amare.

 

Non limitiamoci ad ascoltare,

ma cerchiamo di comprendere

se una persona ha bisogno di parlare:

sembra difficile, ma non più di tanto

capire se qualcuno attorno a noi è affranto,

basta poco,

una rapida occhiata

per capire se quella persona

ha bisogno di esser confortata.

 

Quindi, più che le orecchie

apriamo il nostro cuore,

perché – per aiutar gli altri –

più che l’udito,

serve l’amore.

Io vedo le stelle:

di Roberto Vitali

 

Oggi si celebra la

“Giornata Internazionale per l’Epilessia”,

una malattia ancor troppo spesso stigmatizzata

vista da chi non ne soffre come una cosa strana

anziché come una patologia che può e deve essere curata.

 

Eppur chi ne soffre è come tutti gli altri,

può realizzare i suoi sogni, splendere, brillare

anche come una minor qualità della vita

le più grandi sfide può superare.

 

Serve maggior informazione,

più interesse da parte delle istituzioni

affinché tutti gli sforzi fatti dalla Lice

non rimangano sulla carta,

ma diventino soluzioni.

 

La pandemia ha colpito duramente tutti

come un ciclone,

ma è stata ancor più pesante

per queste persone,

soprattutto per chi viveva da solo

senza qualcuno a fianco, quasi isolato.

 

Questa sera i monumenti italiani

si tingeranno di viola,

il colore della lotta all’Epilessia,

un buon modo per ricordare a tutti

che esiste questa malattia:

personalmente, il mio augurio

a tutte queste persone

che ne han viste delle “belle”

è di poter un giorno guarire ed esclamare

“Io vedo le stelle!”


La famiglia:

di Roberto Vitali

 

Che sia tradizionale, di fatto,

allargata o unipersonale

la famiglia è quel nucleo

dove ognun si sente speciale.

 

E’ un complesso di sentimenti,

emozioni e personalità diverse tra loro

a volte ti faranno arrabbiare, soffrire

ma tienile strette come l’oro.

 

Perché è solo grazie a queste

se potrai maturare

confrontandoti con loro

la tua personalità potrai creare,

che ti servirà per affrontare la vita

i mille ostacoli che incontrerai,

quindi, accetta un consiglio...

Non lasciarla mai.

 

Stai con i familiari, chiama i parenti

non so chi abbia detto

che son tutti serpenti

ma non farci caso

perché niente vi è di più bello

che avere una mamma, un papà

oppure un fratello.

 

Quindi, mio caro,

sappi che non esiste

più grande meraviglia

che essere attorniati

dalla propria famiglia.

La fiducia:

di Roberto Vitali

 

Ti fidi delle persone,

dai loro fiducia, comprensione,

ed (a volte) anche il tuo amore.

 

Ma un giorno capisci

che le suddette,

(su cui hai sempre contato)

come se niente fosse

ti hanno fregato.

 

E quando tu lo scopri,

e le allontani,

hanno anche il coraggio

di chieder spiegazioni.

 

Tu le guardi perplesso,

pensando che sia uno scherzo

e l’unica cosa che ti viene

è mandarle all’inferno.

La formula del dono:

di Roberto Vitali

 

Mai come in questi giorni grigi

abbiam riscoperto

cosa significa restar uniti:

ad oggi abbiamo in Italia

8.200 persone in attesa di trapianto

ed esiste un modo

per far capir loro che gli siamo accanto.

 

C’è una formula

che di far ciò permette

ed è “1 + x = 7”;

sembra astrusa, ma è facile da spiegare:

1 è il donatore, X è la firma

e 7 sono le vite

che grazie a ciò si possono salvare.

 

Vite come la nostra,

delle quali 202 son bambini,

che non vedon l’ora di tornar

a esser allegri e birichini,

di tornare a casa con mamma e papà

pensate una firma

quanta felicità può portar.

 

Dimostriam quindi una volta ancora

di essere una grande nazione

andando sul sito “aido.it”

e cliccando alla voce “Iscrizione”.


La nostra Resurrezione:

di Roberto Vitali

 

Festeggiamo oggi la Pasqua,

Cristo che ritorna a nuova vita

dopo essersi sacrificato per noi

nella Sua bontà infinita.

 

Come i Suoi discepoli,

anche noi siam chiamati a vegliare

e lo possiam fare prendendoci cura

delle persone a noi care;

ma anche ricordandoci che,

seppur ognuno con i suoi fardelli,

in fondo noi siamo tutti fratelli.

 

Solo combattendo insieme

e restando sempre uniti

un giorno potremo dire

di esser da questo incubo usciti.

 

Perseverando a far ciò

con spirito di abnegazione

potremo presto festeggiar

la nostra resurrezione.

L’educazione:

di Roberto Vitali

 

C’era un tempo,

non molti anni fa

in cui vigeva questa regola qua:

dire “Buongiorno”, “Grazie”, “Signore”,

la chiamavano educazione.

 

I nostri genitori ce l’hanno insegnata

e noi ne abbiam fatto tesoro.

Ma, vedendo i giovani di oggi, penso:

“Chissà se la conoscono anche loro?”

 

Certo, non voglio dir

che siano tutti ostili,

esistono ancor ragazzi gentili,

ma la mia impressione

è che ce ne sian sempre meno:

insegniamo quindi

alle nuove generazioni

cosa vuol dire educazione,

perlomeno.

 

Perché un mondo

dove non esiste gentilezza

è destinato a sparir in tutta fretta

e sarebbe un gran peccato

se l’ultima parola al mondo

fosse un “Vaffa…” lanciato.

Mai più un’altra Caporetto!:

di Roberto Vitali

 

Le truppe nemiche

avanzavano in assetto,

ma stavolta no,

“Mai più un’altra Caporetto!”

disse il Piave,

gonfiando la sua acqua.

 

Mentre i nostri Alpini

scalavan il Monte Grappa

illuminato a giorno

urlarono compatti

“Mai più il nemico

qui faccia ritorno!”

 

Intanto gli aviatori

ai nemici bloccarono il passo

anche se dovemmo

dire addio a Baracca,

il nostro più grande asso.

 

La battaglia fu vinta

dal nostro Esercito fiero

questa volta no

“Non passa lo straniero!”


Non considerateci pazienti di serie B:

di Roberto Vitali

 

Siamo in 500.000 in Italia

a far parte di questo “club”,

alcuni ci definiscono eclettici

in realtà siamo “solo” epilettici.

 

Abbiamo crisi parziali o generalizzate,

le persone quando ci vedono

in preda agli attacchi

sono spaventate.

 

Eppure io vorrei dirvi,

cari Signori,

non ignorateci,

anche noi abbiamo dei valori.

 

In questa società

si cura chi ha una gamba rotta

perché viene passato per malato,

ma ci sono altri tipi di malattie

nelle quali il paziente desidera essere ascoltato.

 

Non ci sono solo le malattie del corpo,

ma anche quelle invisibili

certo, è più difficile curarle

ma con la buona volontà

si possono trovar cure possibili.

 

In questi anni ho visto la ricerca

dedicarsi a diabetici, persone affette da tumore

e questo è bellissimo, fa onore.

 

Ma la mia richiesta è semplicemente questa:

fate qualcosa anche per noi,

che lottiamo con questa malattia ogni dì,

non considerateci pazienti di serie B.

 

Se vedete che non riusciamo a parlare

o facciamo movimenti anomali, o a scatti

non fate finta di niente,

veniteci incontro,

fateci sentire il vostro amore profondo.

 

Io ne soffro ormai da anni,

e la mia unica richiesta

è che la società

prenda questa malattia in considerazione

non facendo come lo struzzo,

che mette la testa sotto il sabbione.

 

Quindi, io che ne soffro

vi chiedo solo questo:

fate in modo che la ricerca

si occupi più di epilessia,

affinché noi possiamo guarir presto.

 

Io desidero una cosa solamente:

guarire, godermi la vita

come fa tanta gente.

Ode a Tavernola:

di Roberto Vitali

 

Paese accogliente,

dagli antichi Romani Tabernula nomato,

come luogo ameno, e sicuro rifugio

per i viandanti sei nato.

 

Col tempo le ospitali locande

che giacean sulla rivierasca

si sono aggregate, fino a formar comunità

conosciuta come Tavernola Bergamasca.

 

La Chiesa, intitolata a Santa Maria Maddalena,

ispirata allo stile barocco,

pare abbia affascinato persino

un grande artista qual era Giotto.

 

La sua storia è affascinante:

nei secoli passò per i vicariati

di Calepio, Predore e Sarnico;

nel 1761 fu riedificata da Galli,

divenendo parrocchiale

dopo oltre cent’anni.

 

Al suo interno

innumerevoli opere si possono ammirare:

dalla pala di Santa Maria Maddalena

di Vincenzo Angelo Orelli,

grande artista,

agli affreschi della cupola (curati dal Manini)

sublimi alla vista,

alla storia di Maria di Magdala

affrescati sulla volta dal Savanni,

fino ad arrivar all’altare

(della Chiesa vanto da anni):

capolavoro dei Fantoni,

raffigura La battaglia di Lepanto,

vinta per intercessione della Vergine

che – dall’alto dei Cieli -

aiuta gli abitanti

a scacciare gli infedeli.

 

Senza contare le tele

dei Santi Pietro e Paolo,

protagonisti dei Vangeli

che ancor oggi

rendon questa Chiesa

(e Tavernola)

sublime meta di turisti e fedeli.